Wyoming, 24 Settembre 2015

Il Wyoming si è rivelato una sorpresa con una meraviglia dopo l’altra appena superata la sua metà. Lo stato si presenta con brulle piane tanto povere in vegetazione quanto ricche in petrolio. Poi sono arrivate le prime montagne e le prime salite. Squarci in enormi rocce antiche milioni di anni ci hanno portato a limpidi fiumi. La salita fra le prime cime delle Montagne Rocciose ha regalato un netto cambio di vegetazione. Una sconfinata foresta di pini si è aperta davanti a noi a perdita d’occhio. I pioppi, resi d’orati dall’arrivo di settembre, fanno danzare le loro foglie nel vento creando un luccichio ipnotizzante. Il confronto delle foglie giallo canarino sul brillante azzurro del cielo è uno spettacolo cromatico unico. Le foglie presentano ogni sfumatura dal verde al giallo e poi infine al rosso. Le montagne mostrano il loro cuore di rocce d’altri tempi, stratificazioni di antichi mondi, nei luoghi dove l’acqua ha avuto tempo di fare un solco.

Per prima incontriamo la catena montuosa del Teton. Arrivandoci dopo una notte di campeggio a 2200 metri con lenticchie e un bel fuoco. Proseguendo verso nord siamo ora a Yellowstone, dove troviamo uno show di animali e forze sotterranee.

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