Dondolo in amaca ponderando una piccola, personale, epoca. Le grandi foglie dei banani si muovono al battere della pioggia, mostrandosi ai miei occhi attraverso le mille fessure di una parete di listelli di palma. La pioggia va scemando e torna a sentirsi il rombo delle onde che si schiantano sulla riva. Da qui pondero due anni vissuti fra tre continenti e centinaia di incontri.

Un numero di chilometri imprecisato. Inutile anche da calcolare. Poi le amache sempre così dondolano. Perché infatti non sono i luoghi è la strada che fa la differenza. Non sono i chilometri, ma i passi. I luoghi sono importanti perché ci parlano del mondo in modi sconosciuti. Ci aiutano a capire la molteplicità di espressioni che l’umanità ha assunto e ci aprono gli occhi sulle infinite pieghe del presente. È la strada però che insegna la nostra decentralità in tutto questo. Come ogni cosa viva e si sviluppi a prescindere dalla nostra volontà.

La strada è quando nella vita ci si pone una direzione e nient’altro. In questo atto si dedica il proprio tempo ad un dato spazio incluso fra due punti. Il come è un gioco aperto che è l’avventura. Tutto può accadere, ci si può dirigere o lasciarsi andare, riposarsi, ma sempre nella direzione. Chiaro che direzione è ogni cosa, breve o lunga, annunciata o raggiunta.

In bicicletta dal Canada a Panama, o perché no in Argentina. Dall’Australia alla Cina in nave passando per Indonesia, Borneo, Filippine. Da Trieste all’Iran in moto, o 500. Tutte direzioni, idee, spesso metafore, mete ideali. Possibilissime però e in un futuro conquistabile. Opere d’arte complete che è cosa rara. Perché così la direzione, grazie alla protezione della sua finitezza temporale, svela la libertà. La libertà di muoversi dove si voglia, o non muoversi. Libertà di gestire il proprio corpo in totale autonomia. In questo bagno di libertà si ha pure uno scopo: arrivare. Così diventa niente meno che un gioco: un tempo definito, libertà di immaginare e un obbiettivo da raggiungere. Ci si lascia quindi andare a l’inventiva e al caso. Pane tostato con avocado e miele per colazione su una spiaggia dorata può accadere da un momento all’altro, ed è arduo da prevedere. Dopo qualche tempo e anche molta fatica il futuro inizia a colorarsi di possibilità. Dove prima sembrava esserci uno o al massimo due futuri, ne sono comparsi cento.

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