Abbiamo visto i pregi e difetti di Chiang Mai, la città più apprezzata del Nord della Thailandia, ma quel che conta davvero per molti sono i costi di questa. Quanto denaro serve per vivere a Chiang Mai?

Intanto puntualizziamo che la cosa può essere vista da due punti di vista molto diversi. Da un lato si può determinare un budget minimo necessario, con cui fare una vita minima ma dignitosa. Un budget adatto a chi si ferma qui per risparmiare qualcosa durante un viaggio, o per lavorare per un breve periodo, senza essere interessato a prendere parte troppo attivamente alla vita della città. Un budget per chi ha lo sguardo rivolto principalmente al portafoglio.

Questo budget minimo non si adatterà invece a chi ha intenzione di stare a Chiang Mai a lungo, senza cambiare stile vita, o addirittura si trasferisce per sfruttare il cambio favorevole ed incrementare quindi il proprio stile di vita. Si cercherà qui di esprimere un range di spese che comprendano questi due punti di vista, quello del backpacker, diciamo, e dell’espatriato stabile.

Intanto un accenno ai documenti necessari. A meno che non si venga in Thailandia per la pensione e quindi per molti anni, spostando residenza e tutto, solitamente ci si affida al visto turistico. Questo ha durata trimestrale, 2 mesi di partenza più un mese di estensione. Questo obbliga ai così detti visa-run, cioè uscire e rientrare nel paese appoggiandosi ad uno degli Stati confinanti. Simile utilizzo ha il visto detto non-immigrant visa, che è necessario per studiare o lavorare regolarmente. Il costo dei visa-run, come quello del visto stesso, andranno considerati nel totale quindi. Visti e visa-run sono un argomento lungo, che è preferibile non affrontare qui. Si consideri come esempi che un visa-run in Birmania costa intorno ai 1300 Baht, tutto compreso. Il visto turistico di due mesi costa 1000 Baht e la sua estensione per un altro mese 1900 Baht. Poi si è obbligati ad uscire dal paese e sottoscrivere un altro di questi visti turistici. Può essere considerata come una buona scusa per farsi un giro in uno dei tanti paesi vicini, magari anche considerando di saltare su un super-economico aereo AirAsia. Sempre che si abbia tempo, se no run. Si faccia riferimento a questo link per tutte le informazioni sui visti www.mfa.go.th/main/en/services/123/15398-Issuance-of-Visa.html

Il visto per pensionati è concesso a chi sia over-50 e possa dimostrare disponibilità economiche relativamente ampie (risparmi per almeno 20’000 Euro, o un ingresso fisso di circa 1’500 Euro mensili). Se ci si reca qui per lavoro, con un offerta di lavoro effettiva quindi, si ha diritto ad un visto di 12 mesi, una volta ottenuto il permesso di lavoro. Una precisazione, l’acquisto di un’abitazione non è in teoria possibile per uno straniero. Serve la firma di un thailandese. I prestanome sono però all’ordine del giorno e molte sono le agenzie che sistemeranno la questione per noi se si desideri diventare proprietari.

La casa adesso. Qui il range di scelte possibili è enorme, perché Chiang Mai ha esplicitamente abbracciato il florido mercato degli espatriati. Se la domanda è ampia, insomma, l’offerta non è da meno. Tutto dipende da cosa si cerca e da quanto si vuole spendere. Partiamo dai costi minimi: un abitazione base, con letto, scrivania e bagno privato, servizio lavanderia, internet, che sia in un residence o in una guest-house che offre contratti mensili, parte dai 150$ al mese. Incide qui anche la lunghezza dell’accordo. Se ci si impegna a stare almeno 6 mesi, o un anno ancora meglio, con questa cifra o poco più si può ottenere anche qualcosa più di solamente una stanza. Questi accordi a tempo ridotto possono essere fatti anche per stanze/appartamenti di lusso, di cui c’è molta richiesta, e per questi i prezzi salgono e di molto. Date un occhiata qui per farvi un idea: www.chiangmaifrangipani.com/rates Mentre questo è un buon esempio di luogo abbordabile economicamente e con diverse opzioni adatte un po’ a tutti: www.huaykaewresidence.com/?huaykaewname=room_type.php&sound=son.

Ci sono due zone in particolare dove si concentrano gli espatriati. Una nel Nord-Ovest, lungo Huaykaew Road. Questa zona rappresenta perfettamente la Chiang Mai degli espatriati. Grandi centri commerciali, molti residence di varie fasce d prezzo ed una zona di soli bar e ristoranti, tutti molto curati e con un’aria occidentaleggiante nella poco lontana area di Nimman. L’altra opzione più comune è invece quella nei pressi del lato Est del quadrato del centro. Anche qui c’è grande concentrazione di bar e ristoranti e moltissime guest-house sono qui. Non ci si faccia spaventare dal fatto di essere esterni alle mura che segnano il centro della città. Le distanze sono minime e in molti casi niente più di una passeggiata, o di una rapida tratta in tuk-tuk. Da Nimman al cuore del centro per esempio si tratta di una camminata di una ventina di minuti. Se si possiede uno scooter, o una bicicletta, si tratterà davvero di spostamenti comodi e veloci.

Per quanto riguarda i trasporti, visto che si è citato gli immancabili tuk-tuk, c’è da dire che il mezzo più comune sono i Songthaew. Dei pick-up rossi, col retro aperto ai lati, ma coperto da un tetto, con delle panche che possono ospitare una decina di persone. Sono letteralmente ovunque e trovare quello adatto per noi è molto semplice. Il prezzo di una tratta normale, nei pressi del centro cioè, è di 20 Baht. È molto comune che in quanto europei venga chiesta una cifra più alta. Spesso anche molto più alta, intorno ai 100 Baht, specialmente se si richiede di raggiungere destinazioni leggermente fuori mano come la stazione dei treni ad esempio. Con un po’ di abitudine s’imparerà ad ottenere un prezzo accettabile, o ci si adeguerà a pagare 30 Baht invece dei normali 20 Baht per evitare contrattazioni prolungate. Una tratta in tuk-tuk invece costa fra i 60 e i 100 Baht. Se si è in gruppo può quindi convenire, perché ci si evita di andare in giro per la città a depositare passeggeri o raccoglierne altri come normalmente accade col Songthaew.

Se si prevede di rimanere a lungo, però, si consiglia di affittare una bicicletta. Ovviamente non a tutti piace pedalare e di fatto il mezzo più usato è lo scooter. Come detto però la maggioranza delle tratte non sono particolarmente lunghe e sono molto adatte ad una serena pedalata. I prezzi medi per l’affitto di uno scooter sono di 200 Baht per l’affitto giornaliero e 3000 Baht per quello mensile. I costi variano a seconda del negozio e del modello. Una vera e propria moto, o anche uno scooter 150cc, possono essere consistentemente più cari. Si consideri una spesa tra i 150 e 300 Baht settimanali per la benzina a seconda dell’utilizzo. Un’altra grande dote della bicicletta è il prezzo. Affittandola per un periodo medio-lungo, dalle tre settimane in avanti, si può ottenere un mezzo di trasporto per circa 25/35 Baht al giorno. Quindi qualcosa tra i 750 e 1000 Baht mensili, nemmeno 24 Euro al momento della stesura dell’articolo.

Altra questione chiave dopo la casa è il cibo. Qui davvero dipende molto da quelle che sono le priorità. Il range varia moltissimo a seconda di cosa scegliamo. Per capirsi si parte da una base di 30/40 Baht per piatti di noodles o riso tradizionali, anche con carne. Questi prezzi sono abbastanza comuni anche nei ristoranti, non solo per lo street-food, se ci si impegna un minimo a cercarli. Allo stesso tempo se si ha voglia di mangiare birmano, o indiano, non sarà difficile spostarsi intorno ai 100 Baht per portata di media ed oltre. Inutile dire che si può andare anche molto più alti nei prezzi e se lo si desidera non mancheranno le opportunità. Ma ancora di più sono ampie le scelte se si ha premura di stare bassi con i costi ma comunque sfamarsi abbondantemente. Si consideri questi prezzi anche quando vi troverete a scegliere tra una casa con cucina o meno. Molti sostengono che mangiare fuori costi meno che cucinarsi da soli, cosa contraria all’abitudine della maggior parte degli europei. Ma in realtà dipenderà anche da dove si fa la spesa, da come la cucina è attrezzata e da quanto effettivamente alla fine si eviti le sere fuori.

È un fatto però che considerando solo il cibo, come in molte parti del continente, volendo si sopravvive con 2/3 Dollari americani al giorno. Cioè meno di 3 Euro al giorno. E non sarà neanche un regime di dieta ferrea, magari solo un po’ monotono. Il piatto tipico è il Pad-Thai. Un piatto di noodles saltati in salsa di soia, con verdure e l’aggiunta finale di noccioline e chili.

La birra locale costa tra i 30 e 60 Baht al supermercato, a seconda di dimensione e marca. I marchi locali sono Chang, Leo e Singha, in ordine di prezzo. Per qualità si equivalgono sostanzialmente, in quanto tutte lager chiare e sui 5/6 gradi. In un ristorante o in un bar sono più care, anche del doppio. Partendo da 60 baht per la piccola, fino a 90 Baht e più per la grande.

Riguardo lo svago e proprio o la visita a luoghi d’interesse si sottolinea l’ampia scelta di musica dal vivo. Spesso di buona qualità. E la visita ai templi, appena fuori città. Il più noto è il Doi Suthep, poco fuori città alla base di una collina. Ma anche il tempio U-Mong, due chilometri ad Ovest delle mura, circondato da laghetti e foresta, vale una visita. Un’altra delle attrazioni chiave è il Muay-Thai, la nota arte marziale locale. Ogni fine settimana sono organizzate intere giornate di incontri. Le più frequentate quelle al Thapae Boxing Stadium, ma anche le più turistiche. Seppure le botte sono vere. Il prezzo per assistere agli incontri è solitamente 400/500 Baht, o più per un posto VIP.

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